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DA NON PERDERE. Qui "LIVE" la conferenza stampa del Lecce

Rileggi con noi tutti gli aggiornamenti: Padalino e la società chiedono tutti scusa, "ma andiamo avanti insieme"

LECCE - SoloLecce.it e i suoi lettori "dentro", nel "cuore" degli avvenimenti di oggi, che certamente segneranno il prossimo futuro del Lecce.

Dalle 15 su questa pagina seguiremo l'aggiornamento testuale minuto per minuto della conferenza stampa che si annuncia a tre, Padalino-Sticchi Damiani-Meluso.

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Prende la parola il DS del Lecce Mauro Meluso.

Commento alla sconfitta - "Siamo qui a commentare una sconfitta meritata che ha determinato tutta una serie di appendici. Una sconfitta che ha portato anche al silenzio stampa, che ci è parso dovuto. Oggi però vogliamo dare delle spiegazioni ai nostri tifosi".

Padalino, il giudizio - "Sono certo: Padalino è una persona seria, un grande lavoratore. Le polemiche sono frutto dell'equivoco. Lo conoscevo bene, lo conosco ancora meglio oggi. Sono convinto che domenica il suo stato d'animo era quello di una persona ferita dalla sconfitta".

Convinzioni - "Nonostante tutto sono certo: Padalino è l'uomo che può portarci in Serie B, senza se e senza ma".

Prende la parola il tecnico del Lecce Pasquale Padalino.

Premessa - "Prima penso che sia doveroso partire dalla prestazione. Se domenica non sono riuscito a spiegarlo bene lo ribadisco oggi. La prestazione non era da Lecce, per questo mi assumo le responsabilità che sono quelle proprie dell'allenatore, ma da parte di tutti c'era e c'è la voglia di tornare primi in classifica, la stessa voglia che avevamo il giorno della mia presentazione alla stampa. Ho un conto in sospeso con questa città, da calciatore, e il mio desiderio è quello di riscattarmi e resta quello. Io questa terra continuerò ad amarla come ho fatto negli anni, non solo perchè ci sono venuto sempre in vacanza, ma perchè ha saputo accogliermi".

Ripartiamo - "Non possiamo far finta che tutto ciò non esista per una partita che ha lasciato l'amaro in bocca a tutti noi. Continuo a credere in quello che possiamo fare tutti insieme".

Il post-partita - "A fine gara sono andato in direzione dell'arbitro, come sempre, per salutarlo, e nel voltarmi per andare con la squadra sotto il settore Ospiti Coletti mi ha fermato per salutarmi, cosa che ho fatto con lui come ho fatto con tanti altri calciatori nella mia vita".

No al viaggio - "Era già preventivato da prima della gara, come stabiliamo sempre, ossia che rimanessi a Foggia, dove ho la famiglia. Se avessi preventivato tutto quel che è successo a Lecce sarei tornato con la squadra, non avrei avuto nessun problema. Dopo la sconfitta il mio stato d'animo non era dei migliori, continuo ad ambire al primo posto e c'è la voglia, da parte mia, di continuare a creare questo sogno".

Scuse - "Se ho toccato la suscettibilità di qualcuno chiedo scusa. Chi mi conosce davvero sa cosa provo quando perdo".

Bilancio - "Ho un ruolo da difendere, quello dell'allenatore, porto avanti il mio lavoro con la consapevolezza di aver dato sempre il massimo con i miei pro e i miei contro. Ma che nessuno dica che per questa città non ho fatto il massimo, per questa maglia e per questa gente. Non lo posso accettare".

Forza - "Sino a quando avrò la forza continuerò a credere nel mio obiettivo: non saranno delle foto a mettere in discussione il mio legame con questa città".

Prende la parola il Presidente Onorario del Lecce Saverio Sticchi Damiani.

Dolore - "Non potete capire quanto è doloroso per me dover affrontare questa conferenza stampa. Si è messa in discussione la correttezza personale di un professionista che abbiamo conosciuto come uomo e come allenatore".

Paradossi - "Quindici giorni fa eravamo primi, oggi siamo tutti in discussione. Questa è una situazione che non posso concepire. Il nostro approccio è rimasto sempre lo stesso, se la reazione della gente, alimentata dall'equivoco che si è creato nel dopo-gara, è frutto della ingenuità questo è un episodio e tale deve rimanere, perchè è paradossale dover difendere la territorialità e la passionalità di questa società, che tante volte tutti ci hanno riconosciuto essere prima di tutto composta da veri tifosi".

Sconcertato - "La gente, ripeto, ci ha sempre riconosciuto di essere grandi tifosi del Lecce, vederla sentirsi tradita non mi fa dormire la notte. Tutti ci siamo svenati economicamente e lavorativamente nel Lecce, rispettiamo le reazioni della gente ma anche i tifosi devono avere fiducia nel Lecce. Se avessimo il minimo dubbio su anche una sola persona che lavora nel Lecce non starebbe con noi, la manderemmo via subito".

Scuse - "Potevo anche io essere più autoritario, far salire tutti sul bus e portare tutta la squadra a Lecce, chiedo scusa per non averlo fatto, ma da qui a dire che non vogliamo andare in Serie B come va ancora in giro a dire qualcuno ce ne vuole. Tutti i tesserati del Lecce credono nel risultato finale".

Prestazione da buttare - "La prestazione di Foggia è stata pessima, ma abbiamo la convinzione che solo questo gruppo e il suo staff tecnico potranno portarci all'obietivo che vogliamo".

Desideri - "Voglio i tifosi vicini, così come voglio una squadra vicina a noi dirigenti e cattiva".

Prende ancora la parola il tecnico del Lecce Pasquale Padalino.

Squadra con me - "Posto come abbiamo perso, ossia con una brutta prestazione, dovete mettere in conto che ci sono tanti fattori nel calcio che cambiano una partita. Farei tutto come ho fatto sin qui, poi ci sono delle variabili ambientali che non si possono preparare, delle cose che succedono in campo e degli episodi che cambiano le partite. E' il calcio. La squadra è con me, ne sono certo".

Augurio - "Mi auguro che questa contestazione possa terminare, mi auguro anche che le mie parole possano aiutare l'ambiente a conoscermi meglio. Vorrei rendere tutti partecipi del nostro lavoro, di quel che stiamo cercando di fare. La sconfitta e le contestazioni fanno male, fanno soffrire".

Figlio di questa terra - "Sportivamente è stata una sconfitta che ci ha tolto la possibilità di andare in testa, questo conta, e io soffro perchè mi sento figlio di questa terra. Ora non vorrei essere abbandonato, tutto qui".

Altro chiarimento - "Quando ho risposto alla domanda sulla sconfitta da mettere in preventivo mi riferivo generalmente al fatto che i risultati del calcio sono tre, la sconfitta fa parte del calcio, non che la accetto a priori".

Combattivi - "Noi siamo combattivi, di nostro, ma dobbiamo definitivamente lasciare il fioretto e giocare di sciabola, non possiamo essere solo belli, ma efficaci e pragmatici. Se vinciamo e siamo belli meglio, se non siamo belli e vinciamo chi se ne importa, l'ho sempre detto. Da qui alla fine della stagione sono certo che questi episodi non accadranno mai più".

LA CONFERENZA STAMPA E' TERMINATA, GRAZIE PER AVERCI SEGUITO. CLICCA QUI PER LA VERSIONE VIDEO, SE VUOI ASCOLTARE I PROTAGONISTI, DAL NOSTRO CANALE YOUTUBE.

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