Editoriali

L'EDITORIALE. E' un Lecce con 20 titolari e che sa soffrire. Ma ha un punto debole: in porta

Il punto dopo la vittoria di Taranto che ha regalato la vetta solitaria

LECCE - Godiamoci questo primato, con 2 punti di vantaggio sul Foggia e 3 solo virtuali sulla Juve Stabia fermata dalla nebbia di Matera. Un plauso a questa squadra, che sin qui ha perso solo a Catania, in maniera tra l'altro immeritata, e che "lucida" la sua solidità, nonostante le incertezze dei suoi 2 portieri.

A Taranto Padalino ha dimostrato di avere 20 titolari, impiegandone 18 nello spazio delle ultime 2 partite. Un buon indizio sul futuro di questo gruppo, che a dicembre giocherà 6 partite in 27 giorni, una follia di calendario che forse la Lega Pro non ha ben valutato, prima di lanciarsi in entusiasmi natalizi.

Drudi è una garanzia, accanto a Giosa che giganteggia, Contessa è una buona soluzione, è abbastanza "irrequieto" dietro ma spinge, spinge a non finire, Tsonev è in un momento per cui solo un folle potrebbe toglierlo dal campo, gli riesce tutto (FOTO SOTTO L'ISTANTE DEL GOL), mentre Lepore fa il jolly, occupando qualunque posto dell'undici titolare, confermandosi il giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero, al di là delle chiacchiere sul suo rendimento: dove lo metti sta, vi sembra poco?

Allo "Iacovone" è mancata la rete del colpo del ko definitivo e nel 2° tempo, ad essere "puristi", la sofferenza è stata proporzionalmente superiore ad un avversario di poco conto, probabilmente la squadra più impresentabile di questo campionato, almeno sin qui: zero organizzazione, tiri da fuori senza pretese, poca manovra. Il Taranto è davvero "scarso", per così dire, e lo diciamo anche per piantare per terra i facili entusiasmi per questa vittoria.

3 punti messi a repentaglio dal momento di follia del portiere Gomis, che poi si è riscattato subito con un intervento felino a togliere il pallone dalla sua porta, probabilmente oltre la linea, anche se nessuna immagine in questo senso è chiara: i piedi per terra del portiere senegalese, 1 metro fuori dalla porta, lasciano immaginare che l'intervento sia stato tempestivo, ma comunque poco importa, resta la "cappellata".

Interessano appunto le prestazioni balbettanti di Gomis e Bleve, che giunti alla 15° giornata di questo campionato (molto più che un piccolo esame) ancora non ci hanno fatto capire se puntare o meno su uno dei due per la porta giallorossa. Un problema per Padalino e il DS Meluso, che come scoprirete leggendoci già è oggetto di valutazione sul mercato di gennaio.

Nessuno si impunti o faccia il "fenomeno", giusto per non fare retromarcia su quanto detto e ridetto mille volte sull'affidabilità dei 3 portieri: fare un passo indietro e tornare sul mercato è solo da persone lungimiranti e che sanno prendere le decisioni ben valutando in corso d'opera. Già ne abbiamo avuti in passate gestioni, di DS comici che ostentavano competenze calcistiche da film di Lino Banfi. Fare lo stesso con la storia dei 3 portieri competitivi non serve, per il bene del Lecce. Sarà certamente apprezzato di più un passo indietro sulla rotta estiva per dare l'uomo giusto alla porta giallorossa. Lo riteniamo un passaggio fondamentale sulla strada della promozione.

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