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Taranto, L'IGNORANZA DILAGA: partita sospesa, minacce di morte all'arbitro ma la colpa è delle società

Incredibile quanto accaduto dopo Fasano-Taranto

FASANO - Incredibile: minacce di morte via social, insulti, auguri di ogni genere di malattia.

Una tempesta. Tutto per una presunta (presunta) vittoria sfumata che non si capisce perchè sarebbe dovuta certamente arrivare dopo appena 39 minuti di gioco in vantaggio.

A Taranto la tifoseria da di matto, con una valanga di post e insulti sui social all'indirizzo dell'arbitro Andrea Ancora della Sezione AIA di Roma 1, "colpevole", si fa per dire, di essersi infortunato nel derby di Fasano di ieri valevole per l'ottava giornata del girone H della Serie D, sul punteggio di 1-0 per i tarantini.

Uno spettacolo penoso, tutto per quell'infortunio che ha costretto il giovane fischietto romano a gettare la spugna dopo aver provato a stringere i denti e a portare a termine la gara che si dovrà ripetere dal primo minuto e dal risultato iniziale di 0-0.

In Serie D, infatti, non c'è il IV Ufficiale, malamente definito "Quarto Uomo", per mancanza di fondi, udite udite. Le società infatti per risparmiare sui costi del campionato hanno rinunciato alla quaterna arbitrale, il tutto per una media di 20mila Euro miserevoli a club a stagione.

La cattiva informazione da sagra paesana, quella che in queste ore sta fomentando la Taranto sportiva con la presunta "beffa" dei tre punti persi e del complotto, si è guardata bene dal trovare il vero colpevole della mancata disputa di Fasano-Taranto: Fasano e Taranto, appunto, le società in campo insieme alle altre decine del Campionato Nazionale Dilettanti...

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