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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

VENEZIA - Ecco anche per questa SemiFinale di andata dei play off le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!

GABRIEL - Regala ai compagni di squadra la gara di ritorno, che per prestazione altrui sarebbe stata una pura formalità di calendario da mettere in mezzo alle gite al mare. Dove non ci arriva con le mani ci arriva con la faccia, con tutte le parti del corpo salva il Lecce dall'imbarcata. VOTO 8.

MAGGIO - Bloccato e spompato. Peccato, aveva dato tanto dal suo arrivo. VOTO 5.

DERMAKU - In concorso di colpa incassa il gol di Forte. Per il resto cerca di essere pulito e di fare meno danni possibili. VOTO 5.

LUCIONI - Giramento di testa continuo. Inadeguato a questi livelli. VOTO 5.

GALLO - Impresentabile. Di gran lunga e per distacco il peggiore in campo. Johnsen, Mazzocchi e pure Maleh lo prendono in giro a turno dalla mattina alla sera. Ostinarsi a mandarlo in campo al macello è uno stupro. Sul gol del Venezia è fuori dallo stadio per un aperitivo. Adesso basta. VOTO 4.

MAJER - Ci mette un po' di grinta, anni luce più di quella esibita dai compagni. E qualche trama nel mezzo a cercare fortuna, ma Coda è con le pile scariche. VOTO 6.

NIKOLOV - Entra e offre molto cuore, tanta “garra”. Almeno, da limitato, butta tutto oltre l'ostacolo. VOTO 6.

HJULMAND - Di lotta e di governo, lui c'è. VOTO 6.5.

BJORKENGREN - E' tornato quello di inizio campionato: timido e impacciato, “macinato” dai suoi dirimpettai. VOTO 5.

HENDERSON - Tenuto fuori dai titolari per motivi che ci sfuggono, entra con i cavalli che sono già scappati da tutte le stalle. Fa quel che può, almeno per non arrivare sempre secondo sul pallone come tutti gli altri compagni di squadra. VOTO 6.

MANCOSU - Male. Molto male. Idee quasi zero, passo lento. Avulso da tutto. Non arriva mai su una seconda palla. Una sostituzione onorevole sarebbe stata meglio che un finale di agonia. VOTO 4.5.

CODA - Se si è sfiduciato anche lui stiamo freschi. Sembra crederci poco, ha un paio di palloni, ma tutti un po' “sporchi”, mai puliti. VOTO 5.5.

STEPINSKI - Un colpo di testa per darci un segno di presenza cerebrale e di vitalità, poi torna all'obitorio. Presenza nulla. VOTO 4.5.

YALCIN - Ha una palla ed è quella giusta, ma perde un tempo di gioco per concludere in porta e sceglie l'assist per Coda nel mezzo. Peccato che gli tiri addosso una cannonata. Qualche minuto prima aveva cercato e trovato la porta, con un tiro smorzato da una deviazione. Almeno tira in porta… VOTO 5.5.

CORINI - Lento, senza sangue, senza orgoglio, senza una idea di gioco, senza una seconda palla vinta, senza una reazione vera, non quella di cartone che scaturisce dal gol del vantaggio di Forte e che non porta neanche un mezzo tiro "vero" . La "sua" squadra "regala" una prestazione da buttare nella spazzatura e lui continua a parlare di "presupposti", di "prestazione positiva", di partita "indirizzata verso di noi dopo il gol". Offendendo una città. Il “suo” Lecce è in Terapia Intensiva: o ne esce fuori oi progetti, anche triennali, continuare con altri tecnici. allo 0-0 di partenza. Chissà se per togliere di mezzo Gallo ci metterà gli stessi mesi per comprendere il cambio di gerarchie di metà campionato tra Stepinski e Pettinari. Attendiamo fiduciosi. Se una squadra non corre più ed ha l ' encefalogramma piatto un allenatore deve attribuirsene la colpa. E il Lecce è modesto e mediocre come il suo tecnico. VOTO 4.

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