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LIVERANI: "con Babacar solo un malinteso. Andiamo subito in ritiro a Roma per prepararla al meglio"

Le parole del tecnico giallorosso a fine gara, dopo il pari con il Sassuolo

LECCE - Nessun "caso" Babacar, qualche rimpianto pesante per un'altra vittoria sfumata sul finale e l'analisi di una gara dura. Dura così come se l'aspettava Fabio Liverani, che abbiamo sentito sui temi di questo Lecce-Sassuolo. Ecco l'intervista.

La partita - "Terza in sette giorni con tanti elementi che non hanno avuto modo di rifiatare. Babacar è uscito per una incomprensione, venerdì aveva preso una botta, sabato ha saltato la rifinitura con gli altri e mi era sembrato avesse accusato un problema. Per Tabanelli si è trattato di un guaio muscolare, mentre Majer, non al 100%, è riuscito a tirare fuori un tempo al massimo. Di più non poteva fare. Con un po' di attenzione l'avremmo vinta, mi dispiace per i ragazzi che in quattro giorni avrebbero meritato almeno una vittoria".

Falco - "Ha giocato nove partite e mezzo, numeri alla mano è un titolare. A Genova ha fatto 12 chilometri in novanta minuti che nella sua vita non li aveva fatti neanche in macchina, oggi volevo farlo riposare per utilizzarlo nel finale. E' dovuto entrare subito, bene, cattivo, con gli ingredienti giusti. Questa squadra ha poche regole, una è parlare poco, correre tanto e giocare".

Equilibrio - "E' un campionato equilibrato e avvincente. Speriamo di mettercene sempre alle spalle tre. Oggi abbiamo sofferto la cilindrata di Boga, difficile da fermare. Ho provato a mettere anche Riccardi da quella parte, ma abbiamo fatto comunque fatica".

Ritiro - "Andiamo subito in ritiro a Roma, anche per far respirare i nostri campi di allenamento: durante la sosta faremo molta attività fisica e ci serviranno al massimo".

Problema Babacar - "Venerdì come ho detto ha preso una botta, sabato non si è allenato, dopo un minuto calcia in porta, resta a terra e si tocca la caviglia, dopo due rialza il braccio. Per me uno che alza il braccio ha qualche problema fisico, io l'ho pensato perchè non posso permettermi di giocare in dieci e mezzo e ho cambiato. Non ci siamo capiti, non capiterà più".

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