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LIVERANI: "ora crescere nelle tensioni. Affrontiamo il Brescia con 26mila dietro. Proviamoci"

Ecco le parole del tecnico giallorosso alla vigilia di Lecce-Brescia

LECCE - Alla vigilia di Lecce-Brescia ecco una lunghissima intervista realizzata con il tecnico del Lecce Fabio Liverani, tra scelte, atmosfera e classifica.

La situazione - "Sono tutti a disposizione, tranne Calderoni, Cosenza, Fiamozzi e Saraniti che però vengono comunque con la squadra. Bovo è recuperato. Le coppie di alternative sono più o meno fatte, ci sono delle decisioni finali da prendere che devo valutare anche in base alle caratteristiche degli avversari. Devo mettere in campo la squadra capace di dare problemi a loro, questo conta".

Marino sì, Di Matteo no - "Marino è un ragazzo che si applica, ha determinate caratteristiche, pregi e difetti. Nasce centrale, non può avere la spinta nel DNA di un terzino, neanche glielo chiediamo. Quando ha giocato per emergenza gli abbiamo chiesto di farlo con le sue caratteristiche, senza inventarsi nulla. Di Matteo, invece, è un calciatore di ruolo ma che non ha mai giocato, metterlo ora non è facile sotto tutti i punti di vista. E' un elemento che conosco da prima di Lecce, ha dato sempre la sua disponibilità, un bravo ragazzo, oggi parte più dietro di altri ma può tornare utile sempre".

Brescia - "Sicuramente hanno avuto grande continuità, il capocannoniere Donnarumma, Torregrossa insieme a lui forma il reparto offensivo più forte del campionato, hanno qualità con Tremolada, Tonali, hanno Gastaldello che quando è utilizzato garantisce esperienza. Sono stati costruiti per obiettivi importanti, li stanno raggiungendo. Questo dà ancora maggiore lustro alla nostra partita di domani che affrontiamo da squadra costruita per la salvezza che si sta regalando una notte con 26mila spettatori. E' il regalo più bello che si è fatto questo gruppo, se dovessimo perdere faremo i complimenti al Brescia per la Serie A, se pareggiamo andiamo avanti, se vinciamo avremo ancora più entusiasmo per questo finale di campionato".

Tensioni - "Dobbiamo crescere, queste sono tensioni normalissime in A, questo pubblico è routine a grandi livelli, i miei calciatori se vogliono grandi livelli per il loro futuro devono imparare a gestire anche l'affetto di 26mila persone. Siamo contenti di aver riportato tutto questo entusiasmo, i ragazzi questa giornata se la devono godere, non devono finire sotto schiacciati dalla pressione. Questa squadra deve continuare a credere nelle sue certezze, poi vediamo dove arriviamo. Pensiamo sia una gara secca, sarà bellissimo giocarla".

Attacchi a confronto - "Loro hanno gente esperta, Donnarumma il classico bomber, Torregrossa uno che sa duettare, Tonali che li dirige con qualità importanti. Noi abbiamo una asimmetria offensiva, non diamo punti di riferimento, per Falco e Mancosu è una cosa naturale, fa parte delle loro caratteristiche, mentre La Mantia è nato come attaccante centrale che con noi è cresciuto tantissimo nel lavoro per tutto il reparto".

Dubbi - "Tabanelli e Majer certamente si giocheranno una maglia da titolare sino alla fine".

Andata da riscattare - "C'è stata tanta amarezza, fu una bellissima prestazione, il pareggio sarebbe stato giusto. Sono stati più bravi e furbi nel finale, onore a loro".

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